martedì 13 marzo 2018

Tempo di Libri 2018 ∼ La fiera dell'editoria

Buongiorno Lettori,
Sono reduce da un weekend all'insegna di libri, scrittori ed eventi culturali: qualcosa che si può avvicinare alla mia idea di paradiso. Il post di oggi è dedicato ai due giorni che ho passato a Tempo di Libri, la fiera dell'editoria milanese.


Reduce dall'esperienza dello scorso anno (di cui ho parlato QUI!), sono tornata volentieri a Milano. È cambiata la location: da Rho, la manifestazione è stata spostata alla FieraMilano, uno spazio che mi è sembrato più grande. I due padiglioni ospitanti erano dislocati su piani diversi e un'area dedicata alle conferenze ha reso, secondo me, più godibile e agevole gli acquisti e seguire gli incontri.


Ho assistito a due conferenze sull'arte contemporanea: Henri Cartier Bresson è rivissuto attraverso le parole del fotografo Ferdinando Scianna, suo allievo e amico. Un racconto non imparziale (come ha sottolineato lo stesso Scianna) di una vita fatta di evasioni, che Bresson ha espresso attraverso i suoi scatti.

Massimo Recalcati mi ha fatto ritrovare la bellezza della poetica di Jannis Kounellis: l'arte non è più rappresentazione ma presentazione della realtà; l'arte è lo strumento per accettare le zone d'ombra della nostra vita. Senza l'ombra, la luce, ovvero il mondo rassicurante, non esisterebbe.

All'inizio...
Non si sono dimenticate le ricorrenze: la saga di Harry Potter ha avuto ampio spazio! Un muro di post-it e un evento a tema, goduria per i più piccoli e non hanno attirato tantissimo il pubblico.
... durante!
Anche Mary Shelley e il suo Frankenstein hanno ottenuto il giusto riconoscimento per il bicentenario, con Marco Ciardi, Pier Luigi Gaspa e Giulio Giorello: si ripercorrono le tappe fondamentali della vita della scrittrice e la genealogia del romanzo, intervallati da toccanti letture di Enrica Bonaccorti del romanzo.

L'intervento irruento, dai tratti disfattisti, che avrebbe dovuto spronare i giovani (ma che secondo me ha ottenuto un effetto contrario) di Oliviero Toscani, non mi ha convinta troppo. E la mia fedele compagna di viaggio mi ha "trascinata" alla presentazione di Silvio Muccino: qualche risata me la sono fatta, ma la sala era gremita! 


La mia libreria si è rimpolpata di qualche nuovo pezzo: classici, per lo più, un'edizione illustrata che puntavo da tempo e un esordiente. Sto parlando di Roberto Camurri e del suo A misura d'uomo: un autore a cui ho voluto dare fiducia e che ho avuto la fortuna di incontrare allo stand, facendomi autografare la mia copia.

Due giornate intense, ricche di sorrisi, interventi calzanti e amore per la pagina scritta che trasudava nei volti degli espositori e di tutti noi lettori, razza in via di estinzione. Una manifestazione che ha riportato consensi, registrando ingressi di gran lunga superiori alla prima edizione del 2017, di cui solo 16 mila erano bambini e ragazzi. Una fiera a cui auguro di crescere sempre più ma, soprattutto, diventi un'opportunità in più al Salone del Libro di Torino e non una rivale!

E voi? Avete partecipato alla manifestazione? Vi è piaciuta? Quali incontri avete seguito?
Fatemi sapere!


Se ti piacciono le mie recensioni, fammelo sapere
diventando LETTORE FISSO del Blog 
(pulsante blu "segui"sulla destra)

Nessun commento:

Posta un commento